[ Pobierz całość w formacie PDF ]

ne Modo, sopra il cane Praeterea, che son dizzioni che
significano le tre parti del tempo.
cesarino Or leggete quel ch è nella tavola.
maricondo Cossì farò.
Un alan, un leon, un can appare
a l auror, al di chiar, al vespr oscuro
quel che spesi, ritegno, e mi procuro,
per quanto mi si die , si dà, può dare.
Per quel che feci, faccio et ho da fare
al passat , al presente et al futuro,
mi pento, mi tormento, m assicuro,
nel perso, nel soffrir, nell aspettare.
Con l agro, con l amaro, con il dolce
l esperienza, i frutti, la speranza
mi minacciò, m affligono, mi molce.
L età che vissi, che vivo, ch avanza
mi fa tremante, mi scuote, mi folce,
in absenza, presenza, e lontananza.
Assai, troppo, a bastanza
quel di già, quel di ora, quel d appresso
m hann in timor, martir, e spene messo.
cesarino Questa a punto è la testa d un furioso aman-
te; quantunque sia de quasi tutti gli mortali in qualun-
119
Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De gl eroici furori
que maniera e modo siano malamente affetti; perché
non doviamo né possiamo dire che questo quadre a
tutti stati in generale, ma a quelli che furono e sono
travagliosi: atteso che ad un ch ha cercato un regno et
ora il possiede, conviene il timor di perderlo; ad un
ch ha lavorato per acquistar gli frutti de il amore, co-
me è la particular grazia de la cosa amata, conviene il
morso della gelosia e suspizione. E quanto a gli stati
del mondo, quando ne ritroviamo nelle tenebre e ma-
le, possiamo sicuramente profetizar la luce e prospe-
ritade; quando siamo nella felicità e disciplina, senza
dubio possiamo aspettar il successo de l ignoranze e
travagli: come avvenne a Mercurio Trimigisto che per
veder l Egitto in tanto splender de scienze e divina-
zioni, per le quali egli stimava gli uomini consorti de
gli demoni e dèi, e per conseguenza religiosissimi, fe-
ce quel profetico lamento ad Asclepio, dicendo che
doveano succedere le tenebre de nove religioni e cul-
ti, e de cose presenti non dover rimaner altro che fa-
vole e materia di condannazione. Cossì gli Ebrei
quando erano schiavi nell Egitto e banditi nelli deser-
ti, erano confortati da lor profeti con l aspettazione
de libertà et acquisto di patria. Quando furono in sta-
to di domìno e tranquillità, erano minacciati de di-
spersione e cattività. Oggi che non è male né vitupe-
rio a cui non siano suggetti, non è bene né onore che
non si promettano. Similmente accade a tutte l altre
generazioni e stati: li quali se durano e non sono an-
nihilati a fatto, per forza della vicissitudine delle cose,
è necessario da  l male vegnano al bene, dal bene al
male, dalla bassezza a l altezza, da l altezza alla bas-
sezza, da le oscuritadi al splendore, dal splendor alle
oscuritadi. Perché questo comporta l ordine naturale:
oltre il qual ordine, se si ritrova altro che lo guaste o
corregga, io lo credo, e non ho da disputarne, perché
non raggiono con altro spirito che naturale.
120
Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De gl eroici furori
maricondo Sappiamo che non fate il teologo ma filo-
sofo e che trattate filosofia non teologia.
cesarino Cossì è. Ma veggiamo quel che séguita.
II. cesarino Veggio appresso un fumante turribolo
che è sostenuto da un braccio, et il motto che dice Il-
lius aram; et appresso l articolo seguente:
Or chi quell aura de mia nobil brama
d un ossequio divin credrà men degna
s in diverse tabelle ornata vegna
da voti miei nel tempio de la fama?
Perch altr impres eroica mi richiama,
chi pensarà giamai che men convegna
ch al suo culto cattivo mi ritegna
quella ch il ciel onora tanto et ama?
Lasciatemi, lasciate, altri desiri,
importuni pensier, datemi pace.
Perché volete voi ch io mi ritiri
da l aspetto del sol che sì mi piace?
Dite di me piatosi: «Perché miri
quel, che per remirar si ti disface?
perché di quella face
sei vago sì?» «Perché mi fa contento
più ch ogn altro piacer, questo tormento».
maricondo A proposito di questo io ti dicevo che
quantunque un rimagna fisso su una corporal bellez-
za e culto esterno, può onorevolmente e degnamente
trattenirsi: purché dalla bellezza materiale la quale è
un raggio e splender della forma, et atto spirituale, di
cui è vestigio et ombra, vegna ad inalzarsi alla consi-
derazion e culto della divina bellezza, luce e maesta-
de: di maniera che da queste cose visibili vegna a ma-
gnificar il core verso quelle che son tanto più
eccellenti in sé e grate a l animo ripurgato, quanto son
121
Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De gl eroici furori [ Pobierz całość w formacie PDF ]

  • zanotowane.pl
  • doc.pisz.pl
  • pdf.pisz.pl
  • metta16.htw.pl
  •