[ Pobierz całość w formacie PDF ]
trionfando risorse a l aria pura. 8
Gite al sepolcro e n vece d un Qui giace
vi trovarete un Non è qui, risorse;
che mutar l uso antico a Cristo piace. 11
Per uccider la morte a morte corse
la vita e guerreggiò per nostra pace,
vita al mortal, morte a la morte porse. 14
Letteratura italiana Einaudi 199
Ciro di Pers - Poesie
173.
Misterio II glorioso
Cristo ascende al cielo
Or che trionfa il domator possente
di Satan, del peccato e de la morte
oh come lieta ne l eterea corte
festeggia intorno ogni beata mente. 4
L empiree squadre oh come son contente
d aver l umanità fatta consorte,
che le ruine mireran risorte
che fatte avea Lucifero cadente. 8
Diansi a l eterno nume eterne lodi,
poiché n modi stupendi ha l uom creato
e l ha redento in piú stupendi modi. 11
Oh d Adam felicissimo peccato!
Del serpe antico avventurose frodi,
poiché un tal redentore han meritato. 14
Letteratura italiana Einaudi 200
Ciro di Pers - Poesie
174.
Misterio III glorioso
Venuta dello Spirito Santo
Il divo spirto, l increato amore
nel giorno cinquantesimo discende
al pio drapel, che unanime l attende
onde infiammato n ha la lingua e l core. 4
Santo don, santo lume e santo ardore,
non il ben ama e non il vero intende
senza te l uomo; in lui gli errori emende
l alma tua grazia, il tuo divin favore. 8
Poscia ch ei senza te travaglia in vano,
di lui qual or non è ne l opra errante
tu sei cor, tu sei lingua e tu sei mano. 11
Tu dài saggi consigli e voglie sante
e sei, l anime unendo al ben sovrano,
tu l amor, tu l amato e tu l amante. 14
Letteratura italiana Einaudi 201
Ciro di Pers - Poesie
175.
Misterio IV glorioso
Maria assunta al cielo
Maria qual grave a centro o lieve a sfera
al ciel sen va da le terrestri piagge,
che l ciel, come sua parte, a sé l attragge
né stima senza lei sua gloria intera. 4
E piú bel ne divien che pria non era
che quasi un novo lume indi ne tragge,
tal luce aggiunge al dí gemma ch irragge
esposta al sol del bel riflesso altera. 8
Per essa il figlio di piú grazie abbonda,
ella è cagion che la pietà inflnita
se non s accresce piú piú si diffonda. 11
Ella è stella del mar ch è in ciel salita,
d influssi benignissimi feconda
piove ai mortali erranti e grazie e vita. 14
Letteratura italiana Einaudi 202
Ciro di Pers - Poesie
176.
Misterio V glorioso
Maria coronata del cielo regina
Sconosciuti a l occaso astri lucenti,
o regina del ciel, ti fan corona:
de gli ori proprii un manto il sol ti dona
e la luna un scabel de propri argenti. 4
Ti fan corteggio i serafini ardenti,
per te di lieti applausi il ciel risuona,
per te grazie dispensa, error perdona
l alto monarca ai miseri viventi. 8
Per te del ciel la giusta ira non scocca:
se d Averno n assale il mostro rio
tu ne proteggi e ne sei scudo e rocca. 11
Ma de gran pregi tuoi nulla diss io,
d ampio mare una stilla a pena ho tocca:
ben dirò tutto in dir madre di Dio.14
Letteratura italiana Einaudi 203
Ciro di Pers - Poesie
177.
Al buon ladrone
Buon ladro, è ben la tua beata sorte
che ti tragge a morir presso a la vita,
beata morte che a morir t invita
perché a viver impari oltre la morte. 4
Di morte, anzi di vita a Dio consorte
tu diventi, oh del ciel grazia infinita,
ladro felice, con la fede ardita
rubbi la gloria a la celeste corte. 8
Con questi legni tuoi forse e con queste
corde che a punto son di ladri ordegni
hai da scalare il ciel scale conteste? 11
Ah, con l esempio tuo ciascun s ingegni
d involar, di rapir gloria celeste,
che ben lece sforzar del cielo i regni. 14
Letteratura italiana Einaudi 204
Ciro di Pers - Poesie
178.
San Tomaso
«No, no, creder non vuò se pria le dita
dove i chiodi passar non tengo immerse,
se non vedo e non tocco ogni ferita
con la man, con le luci in lui converse». 4
Dicea Tomaso. Et a la fé smarrita
per richiamarlo il redentor scoperse
le carni sorte a la seconda vita
et a le luci et a le man le offerse. 8
Tolgonsi a lui, tolgonsi i dubii a noi,
né per sé sol ma per noi tutti ei vede
e son nostra certezza i dubi suoi, 11
perché noi piú crediamo egli non crede.
Miscredente gentil saldar tu puoi
con la tua infedeltà la nostra fede. 14
Letteratura italiana Einaudi 205
Ciro di Pers - Poesie
179.
Nel monacarsi d una dama che,
prendendo l abito bianco di san Benedetto,
si fa chiamare Candida Aurora
Sprezza il mondo i lusinghieri inviti
nobil donzella e di gentil candore
fregia il nome, orna il manto e veste il core
co puri affetti al sommo bene uniti. 4
Mira i suoi lacci a folli amanti orditi
cader tronchi e disciolti e giura Amore
che, tolto al mondo il piú lucente ardore,
in voi tramonti il sol, chiostri romiti. 8
Qual maggior lume i vostri tetti indora?
Qual maggior caldo infervorar vi suole
già che voi date al sol nome d aurora? 11
Luminosi recessi. Il ciel non vuole
ch in voi si scorga tenebrosa un ora,
nasce l aurora al tramontar del sole. 14
Letteratura italiana Einaudi 206
Ciro di Pers - Poesie
180.
Lodi a bella donna
Non cosí bella mai tra fronde e fronde
nel piú sereno april ride la rosa,
non cosí bella mai tra piaggia erbosa
Clizia dispiega al sol le chiome bionde. 4
Non cosí bella mai perla s asconde
del mar vermiglio infra l arena algosa,
non cosí bella mai gemma famosa
da un orizonte d oro i rai diffonde, 8
come costei cui, benché infiori e ngemme
natura, han fregio vil, vili tesori,
di Pesto i prati e l eritree maremme. 11
O di rara beltà ricchi lavori!
Toglie per farle gli occhi al ciel le gemme,
toglie per farle il volto a l alba i fiori. 14
Letteratura italiana Einaudi 207
Ciro di Pers - Poesie
181.
Piú facondi in amore gli occhi che la lingua
Poco è facondo Amor quando egli scioglie
innamorata lingua ai dolci accenti,
poco in querulo suon mesti lamenti
acquistan fede a l amorose doglie. 4
Ben è facondo a l or quand egli toglie
a far loquaci duo begli occhi ardenti
che, formando co rai note lucenti,
fan palesi del cor l interne voglie. 8
Egli è bambino Amore, a pena ei puote
snodar la lingua a la favella e poco,
fuor che nel guardo, egli ha loquaci note. 11
Mal con lingua disciolta aver può loco
cor annodato e solo altrui far note
può le fiamme del sen voce di fuoco. 14
Letteratura italiana Einaudi 208
Ciro di Pers - Poesie
182.
Sopra l archibugiar in valle
Solo e notturno uccellator tonante
chiama l usato can, la fune accende,
cinto di grave cuoio il piede errante
laberinti palustri e cerca e fende. 4
Immoto alfin su riva ascoso attende
tra i soffi d Aquilon lo stuol volante
ch a la valle s invola e al mar si rende:
mentr a l aurora il dí bacia le piante. 8
Vibra Giove, se fere, unico un telo,
ma questi, a lo scoppiar d un colpo solo,
mille alati cader fa al flutto, al gelo. 11
Che piú s ei può, stringendo un dito solo,
trar fulmini da l acque, augei dal cielo,
far il piombo volar, piombar il volo! 14
Letteratura italiana Einaudi 209
Ciro di Pers - Poesie
183.
Donna gravida liberata dalla morte
Chiuso nel sen materno il dubbio fiato
traevi a guisa pur di semivivo,
or togli a tempo, o parto intempestivo,
a genitrice rea laccio spietato. 4
Sprigioni prigioniero imprigionato,
doni la luce e sei di luce privo,
prodigo sei di vita a pena vivo,
partorisci la madre ancor non nato. 8
Non sai che il viver sia e l morir nieghi,
impetri da le leggi alti perdoni
senza fé, senza legge e senza prieghi. 11
O troppo cari e preziosi doni!
Pria ch in fascie t annodi i nodi sleghi,
pria che l latte ricevi il sangue doni. 14
Letteratura italiana Einaudi 210
Ciro di Pers - Poesie
184.
Verme di seta
Questa serica spoglia onde a momenti
folle mi gonfio e la mia sorte oblio,
ah, veggo pur che di vil fronde uscio
e ch a me la sputar vermi fetenti. 4
Ben fà che di me stesso io mi rammenti
poiché ancora a lei pari è l esser mio
che verme io son ne le sozzure anch io,
che fronda io son di ciechi affetti ai venti. 8
Ben scorgo in lei che l uman corso è corto,
ch io cadrò come foglia e fuggitivo
da un moro, ahi lasso, al mio morir mi porto. 11
Oh, come tosto al mio gran fine arrivo!
Oggi vivo mi veste un verme morto,
diman morto mi rode un verme vivo. 14
Letteratura italiana Einaudi 211
Ciro di Pers - Poesie
185.
[ Pobierz całość w formacie PDF ]