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arriva sempre il giorno in cui bisogna partire.
Si ramment , poi, della figlia del commerciante, ed ebbe la certezza che
ormai doveva essersi sposata. Magari con un venditore di fiocchi di mais,
oppure con un pastore che sapesse anche lui leggere e raccontare storie
straordinarie. In fondo, non doveva certo essere l'unico, lui. Ma fu colpito
da un presentimento: forse stava imparando anche lui questo famoso Linguaggio
Universale, che conosce il passato e il presente di tutti gli uomini.
Presentimenti, come soleva dire sua madre. Il ragazzo cominci a capire che i
presentimenti erano come delle rapide immersioni dell'anima in questa
corrente universale della vita, dove le storie di tutti gli uomini sono
legate intimamente fra di loro, e dove possiamo conoscere tutto, perch
tutto scritto.
Maktub, disse il ragazzo, rammentandosi del Mercante di Cristalli.
Il deserto era una distesa di sabbia e, a volte, di sassi. Quando la carovana
arrivava davanti a un masso, lo aggirava; quando si trovava davanti a una
roccia, compiva un lungo giro. Quando la sabbia era troppo sottile per gli
zoccoli dei cammelli, si cercava un percorso dove le sabbie fossero pi
consistenti. Certe volte, il terreno era ricoperto di sale, proprio l dove
un tempo doveva esserci stato un lago. Gli animali allora si lamentavano, e i
cammellieri smontavano e li aiutavano a uscirne. Poi si mettevano i carichi
sulle spalle, attraversavano la parte traditrice e di nuovo caricavano le
bestie. Se una guida si ammalava o moriva, i cammellieri tiravano a sorte e ne
sceglievano una nuova.
Ma tutto ci accadeva per un'unica ragione: non importava quanti giri dovesse
fare, la carovana procedeva sempre in direzione di uno stesso punto. Dopo
avere superato gli ostacoli, si volgeva di nuovo verso l'astro che indicava la
posizione dell'oasi. Quando, sul fare del giorno, gli uomini lo vedevano
brillare nel cielo, sapevano che esso indicava un luogo dove c'erano donne,
acqua, datteri e palme. L'unico a non capirlo era l'inglese: passava la
maggior parte del tempo immerso nella lettura dei suoi libri.
Anche il ragazzo aveva con se un libro, che aveva tentato di leggere nei
primi giorni di viaggio. Ma trovava assai pi interessante guardare la
carovana e ascoltare il vento. Appena ebbe imparato a conoscere meglio il suo
cammello e ad affezionarglisi, butt via il libro: era un peso inutile, anche
se in lui si era creata una sorta di superstizione per cui, ogniqualvolta
egli apriva il libro, incontrava qualcuno di importante.
Fin per fare amicizia con il cammelliere che viaggiava sempre al suo fianco.
Di notte, quando si fermavano intorno ai fuochi, soleva raccontargli le sue
avventure da pastore.
Durante una di queste chiacchierate, il cammelliere cominci a parlargli
della propria vita.
Vivevo in un paese vicino al Cairo, raccont. Avevo il mio orticello, i miei
figli, e una vita che non sarebbe cambiata fino al giorno della morte. Un
anno, in cui il raccolto era stato migliore, partimmo tutti per La Mecca, e io
compii cos l'unico dovere che mi mancava nella vita. Potevo morire in pace, e
ne ero felice.
Un giorno la terra cominci a tremare e il Nilo si alz oltre il suo argine.
Quello che pensavo potesse accadere solo agli altri, fin per capitare a me. I
miei vicini ebbero paura di perdere, con l'inondazione, i loro uliveti; mia
moglie ebbe timore che i nostri figli fossero trascinati via dalle acque. Ed
io ebbi il terrore di vedere distrutto tutto quanto avevo conquistato.
Ma non ci fu nulla da fare. La terra non era pi utilizzabile, e io dovetti
trovare qualcos'altro per vivere. Oggi faccio il cammelliere. Ma allora capii
la parola di Allah: nessuno ha paura dell'ignoto perch chiunque in grado di
conquistare tutto ci che desidera e gli serve.
Abbiamo paura di perdere soltanto ci che possediamo, sia esso la nostra vita
o i nostri poderi. Ma la paura passa quando ci rendiamo conto che la nostra
storia e la storia del mondo sono state scritte dalla stessa Mano.
Talvolta le carovane si incrociavano durante la notte. L'una aveva sempre
quello di cui l'altra aveva bisogno, come se davvero tutto fosse scritto da
una sola mano. I cammellieri si scambiavano notizie sulle tempeste di vento
e, riuniti intorno ai fuochi, si raccontavano le storie del deserto.
Altre volte giungevano misteriosi uomini incappucciati: erano beduini che
esploravano la rotta seguita dalle carovane. Recavano notizie di briganti e
trib barbare. Giungevano in silenzio e in silenzio ripartivano, con quelle
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